News nr. 61 del 15 Maggio 2024
Proveniente dalla Millenium Brescia, la classe ’98 è la terza novità del club messinese. Con le conferme di Modestino e Rossetto, salgono a cinque le atlete già tesserate per l’annata 2024/25: “Arrivo in un ambiente caloroso con una società ambiziosa e obiettivi definiti”
MESSINA – Ancora un prezioso tassello per Akademia Sant’Anna. Il club messinese blinda il reparto centrale con Maria Adelaide Babatunde. Insieme a Modestino e Olivotto, all’ ex giocatrice di Olbia, San Giovanni in Marignano e Brescia, spetterà il compito di far male a muro e picchiare in attacco con i colpi tipici del suo ruolo.
Classe ’98, 188 cm, “Baba” è nata a Gagliano del Capo (LE). Cresciuta nelle giovanili del Volley Ruffano, esordisce in serie B1 con il Riviera Volley a Rimini nella stagione 2015/2016. Si trasferisce in B2 con la Pallavolo Riotorto, squadra livornese di Piombino, nell’annata successiva. Nel 2017/2018 Maria Adelaide torna in serie B1 con la maglia del Volley Isernia; in Molise l’atleta pugliese si ferma per due stagioni. Nel 2019 si sposta a Sant’Elia (FR); anche qui due annate, prima di accettare la chiamata di Olbia, in serie A2, nell’estate del 2021. A fine campionato, saranno 13 le sue presenze con la casacca della formazione sarda, con 137 punti a referto (72 in attacco con una percentuale del 48,3, 46 muri, 19 ace).
Nella stagione successiva, lascia l’isola per trasferirsi in Romagna alla Consolini Volley di San Giovanni in Marignano con cui arriva seconda in Regular Season, terza al termine della Pool Promozione, qualificandosi per le Semifinali Play-Off. Dopo aver vinto gara 1 in casa contro Brescia, perso in Lombardia gara 2, Baba vede sfumare al “PalaMarignano” i propri sogni di approdare in A1 (sconfitta al tie-break); complessivamente, per lei 27 presenze e 187 punti (108 in attacco con 51,7 %, 61 muri e 17 ace).
Nel frattempo, Maria Adelaide ha lasciato il segno; convince coach Beltrami che la vuole a Brescia. La formazione Lombarda ha perso la Finale Play-Off contro Trento e la centrale salentina è uno dei tasselli su cui puntare per ripartire. Con le Leonesse non riuscirà a centrare la Pool Promozione; ciò nonostante, nelle 24 gare disputate saranno 199 i punti realizzati – miglior bottino personale in A2 – dei quali 106 in attacco con il 41,2 %, 65 muri e 28 ace. Per lei anche la soddisfazione di prendersi il 19° posto in classifica Top Blockers e il 14° in quella dedicata alle Top Acers di categoria.
Con il suo innesto, la società si assicura le prestazioni di un atleta con esperienza alle spalle e ancora notevoli margini di crescita a disposizione.
Felice di poter tornare a giocare al Sud, Maria Adelaide spiega anzitutto il nome inconsueto ma al tempo stesso di grande fascino: “Maria si chiamava la nonna dal lato di mamma, mentre Adelaide l’altra dalla parte di papà. Il primo anno che sono andata a giocare fuori, però, hanno iniziato a chiamarmi prima Ade, poi Mari, infine è venuto fuori Baba e da allora mi è rimasto questo come diminutivo”.
Il suo cognome, invece, racconta anche di origini e culture lontane; papà, infatti, è afro-brasiliano: “E’ cresciuto in Africa; poi, si è trasferito a Roma dove ha studiato. Lì ha conosciuto mamma ed è nata la loro storia d’amore. Sono andati a vivere in Puglia, dove c’era la famiglia di mamma e vivono tutt’ora. Non sono mai stata nè in Africa, nè in Brasile, ma in futuro mi piacerebbe conoscere questi luoghi”.
Baba, però, è anzitutto salentina, terra di straordinaria cultura impregnata di note musicali di grande vivacità e dinamismo; il salento lo immaginiamo così: “E’ casa e si sta sempre bene. C’è il mare e mi piace viverlo con lunghe passeggiate; è il mio posto sicuro. A Messina c’è tanto mare e gente solare che ti fa sempre sentire di essere nel posto giusto; sarà un pò come stare a casa. Ho avuto modo di conoscere già la Sicilia ed è davvero meravigliosa”.
Parlando di pallavolo, dopo le esperienze giovanili con Volley Ruffano, Baba trasferisce a Rimini non ancora diciottenne: “E’ stata la prima volta fuori casa. Inizialmente, c’era tanto timore – non lo nego – anche da parte dei miei genitori. Ma sono stata entusiasta sin da subito e non vedevo l’ora di poter intraprendere questo cammino che mi ha fatto crescere sia sul piano personale che tecnico. E’ anche grazie a questa scelta che sono diventata la persona di adesso”.
Dopo una breve permanenza in Toscana, Baba torna al Sud, precisamente in Molise: “Ogni luogo è differente ma ti lascia sempre qualcosa dentro. In tutti i posti dove sono stata, ci è rimasto un pezzo di cuore. Ogni città, a modo suo, ti segna e ti lascia qualcosa di positivo”.
E’ arrivata in serie A relativamente tardi, dopo diversi anni di permanenza in B. La prima società a crederci Olbia; un’esperienza in cui Baba ha iniziato a pensare di poter arrivare in alto: “Inizialmente la pallavolo era tanta passione. A me piaceva giocare, stare in campo e mi divertivo tanto. Ci sono state varie occasioni in cui mi dicevano di provare a salire di categoria. Poi, finalmente, si è concretizzata questa opportunità proprio con la chiamata di Olbia. Da lì ho iniziato questo percorso”.
Una stagione in Sardegna, poi la chiamata di uno dei club più apprezzati di tutta la A2, la Consolini Volley, con cui Baba arriva a giocarsi una sfortunata Semifinale Play-Off: “San Giovanni è rimasta nel cuore, sia come società che come posto. Lì si sta molto bene e, non a caso, viene chiamata l’isola felice. Ti fanno sentire a casa, accolta. Eravamo molto unite dentro e fuori dal campo e questo ci ha consentito di arrivare lontano, anche se poi sportivamente non è andata come si sperava. E’ stato comunque un anno molto emozionante il cui ricordo porterò sempre con me. A Brescia, nella stagione passata, invece, la situazione si è messa diversamente da come ci si aspettava, ma ci sono stati comunque aspetti positivi e tante conoscenze che rimarranno compagne di vita”.
Proprio con Brescia, Baba a inizio Gennaio ha conosciuto la gente del PalaRescifina: “Un ambiente bello e molto caloroso. Da ciò che ho potuto vedere, la società è molto ambiziosa con obiettivi ben definiti e ci mette l’anima per arrivare dove vuole. Non vedo l’ora di entrarne a far parte. Direi che ci aspetta una stagione di soddisfazioni. Ammetto che sarà complicato perché anche le altre squadre si stanno attrezzando per disputare un buon campionato. Però, sono sicura che con la giusta determinazione e il duro lavoro – e questo è il posto giusto – potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.